Lo Sport
L'orienteering, o corsa di orientamento, è uno sport riconosciuto dal CONI e coordinato dalla FISO (Federazione Italiana Sport Orientamento) in Italia, dalla IOF (International Orienteering Federation) sul piano internazionale.
Consiste in questo: su una cartina topografica, in scala 1:10000 o 1:15000, il "tracciatore" segna alcuni punti, ognuno dei quali è definito anche con una brevissima frase, che debbono obbligatoriamente essere raggiunti in sequenza dal concorrente; sul luogo indicato dalla cartina il tracciatore depone un segnale, detto "lanterna", sul quale è collocato un dispositivo, "punzone", con cui ogni concorrente certifica il proprio passaggio. Vince la gara, che si svolge con partenze scaglionate, chi impiega meno tempo ad arrivare al traguardo.
Il percorso da un punto all'altro non è obbligato, e viene scelto dal concorrente sulla base delle informazioni che riesce a leggere sulla cartina; unico accessorio, peraltro non obbligatorio, è la bussola.
Le gare di una certa importanza prevedono numerose categorie; esse sono caratterizzate da fasce di età, per cui è possibile gareggiare con coetanei, che abbiano 12 oppure 60 anni.
I percorsi sono differenti per le diverse categorie, e soprattutto variano le difficoltà e le lunghezze. Ciò comporta grande entusiasmo ed agonismo per tutti. E` sempre previsto un percorso per gli esordienti, che possono gareggiare anche in gruppi, per consentire un primo impatto dolce, che sia a metà tra la corsetta e la scampagnata.
L'Ambiente
Lo sviluppo della corsa di orientamento va di pari passo con la protezione, il mantenimento e la valorizzazione dell'ambiente; tale sport è tanto più diffuso quanto più radicata è la consuetudine della cura dell'ambiente. La corsa di orientamento non offre solo l'emozione della gara; ognuno ne gode secondo le proprie motivazioni: l'ecologia, la contemplazione delle bellezze naturali, la scoperta di nuovi posti, ecc. Ogni organizzatore si sforza di cercare ed offrire ai concorrenti luoghi ameni, ove poter trasformare la fine della corsa in una festa campestre.
In questo sport non esiste il tifoso perché gli spettatori sono gli atleti stessi; atleti che alla fine della loro fatica commentano l'un l'altro la propria gara, gioiscono per le scelte di percorso giuste o si disperano per gli errori commessi.
La corsa di orientamento è un'occasione d'incontro con la natura perché porta il cittadino a non temere più il bosco ma a dominarne le incognite perché è padrone della cartina.
La Scuola
La corsa di orientamento fa parte delle discipline sportive inserite nei Giochi della Gioventù; è cioè uno degli sport della scuola, uno tra i più belli non solo perché sviluppa la resistenza e la capacità di fronteggiare lo sforzo ma anche perché sollecita costantemente l'intuizione ed il ragionamento logico.
Esso è uno sport completo che sa bene amalgamare atletica ed agonismo, conoscenze geografiche ed amore per la natura, che infonde fiducia in se stessi, che stimola la riflessione.
Nella scuola dell'obbligo la corsa di orientamento può essere materia di insegnamento interdisciplinare, che coinvolge gli insegnanti di Educazione Fisica, Educazione Tecnica, Geografia, Scienze Matematiche.
Si presenta una lista di argomenti che necessariamente vengono trattati nell'insegnamento della corsa di orientamento: scale, rapporti e proporzioni, studio delle distanze, profili altimetrici, angoli azimutali, punti cardinali, bussola, curve di livello, proiezione delle carte, disegni della pianta della classe e del cortile, esecuzione di plastici, segni convenzionali, lettura delle cartine geografiche, corografiche, topografiche e mappe, identificazione delle forme, familiarizzazione con un territorio o con un itinerario.
La Storia
L'orienteering è nato in Scandinavia sul finire del secolo scorso, pare nel 1887, ma la sua data di nascita quale sport moderno, così come è inteso attualmente, si fa risalire all'anno 1919. Nel 1959 è stata fondata la IOF che attualmente conta sulla adesione di 76 paesi di tutti i continenti.
Lo sport della corsa di orientamento ha oggi in tanti paesi (Svezia, Norvegia, Finlandia, Svizzera, Canada, Giappone, Australia, ecc.) una notevole diffusione con milioni di appassionati. Alle competizioni, che prevedono anche più giorni di gare, partecipano fino a 20.000 concorrenti di tutte le età.
Nel Trentino, è il 1978, si concretizza il CISO (Comitato Italiano Orientamento e Sport nella Natura) che diventa membro della Federazione Internazionale (IOF).
Nel 1985 la corsa di orientamento entra nel CONI, organizzato nella Federazione Italiana Sport Orientamento (FISO), nel 1986 entra a far parte delle discipline comprese nei Giochi della Gioventù ed attualmente è presente in tutte le regioni italiane.